ECG Holter, comunichiamo con il cuore



Un tracciato elettrocardiografico continuo di 24 o 48 ore non esprime solamente se l’attività cardiaca sia normale o meno. Le variazioni di ritmo, la morfologia dei complessi, le accelerazioni, tachicardie, bradicardie, extrasistolie non sono solo tante onde o tratti verticali e orizzontali, ma molto di più.  È un linguaggio da interpretare, si perché il cuore con il suo ritmo comunica non solo la patologia, ma gli stati d’animo, le emozioni, gli stili di vita.

In tanti anni di attività in ambito cardiologico, come Infermiera e tecnico Holter ho notato che le tachicardie e le extrasistoli sono i disturbi più frequenti, spesso non legate ad una patologia organica cardiaca, ma causate da ansie, stress o da situazioni di cambiamento della vita come il matrimonio, divorzio, lutto, gravidanza, menopausa, pensionamento, vacanza o per variazioni climatiche. 

Se un Holter viene posizionato, pulito ed interpretato non solo come un atto tecnico ci può dare l’opportunità di comprendere le cause che hanno indotto il cliente a rivolgersi al medico o addirittura al pronto soccorso e quindi la possibilità di aiutare a risolvere il loro disagio.




Il primo strumento è la comunicazione.



Nella fase di applicazione   dell’Holter possiamo ricevere molte informazioni con la comunicazione non solo verbale. Il linguaggio, il volume il tono, il ritmo ed il silenzio come sappiamo rappresentano il 38% della comunicazione contro il 7% dato dalle parole. L’efficacia della nostra comunicazione dipende più dalla nostra capacità di ascoltare che da quella di parlare, per questo, è fondamentale un ascolto sincero e attivo, senza pregiudizi né distrazioni che ci può dare il potere di abbattere il muro della diffidenza, permettendoci di avvicinarci al nostro interlocutore e di capire la sua visione, di cogliere le sue emozioni ed i suoi bisogni. La nostra capacità di ascolto attivo ci consente di entrare in empatia, senza fonderci o confonderci, ma è necessaria alla relazione d’aiuto.

Il 55% della comunicazione è data dal linguaggio del corpo, la gestualità, l’espressione facciale, l’abbigliamento, il movimento nello spazio 

Un cliente magro, giovane, agitato, sudato, con tono di voce alto, che ci descrive la sua tachicardia nei minimi particolari è sicuramente diverso da un cliente obeso, lento e di poche parole e sicuramente anche il tracciato sarà facilmente riconoscibile! 

Non meno importante è il tempo che passiamo con il cliente che, al termine delle 24/48 ore, torna per restituirci l’Holter. Possiamo valutare come troviamo gli elettrodi (staccati o pieni di cerotto posizionato dal paziente stesso), o come  ci descrive le ore trascorse con l’Holter: da qui l’importanza del “diario di bordo” sul quale il cliente deve scrivere le attività principali giornaliere.
 La scrittura veloce, caotica o precisa, lenta , la quantità e la qualità delle attività elencate, le dimensioni dei caratteri, sono tutte informazioni che ci possono aiutare per una miglior comprensione della personalità del paziente.
L’aspetto relazionale e l’efficacia della comunicazione favoriscono un atteggiamento di fiducia da parte del cliente, una maggior adesione al trattamento (compliance), rendono efficace il trattamento e offrono comprensione e soddisfazione .

“Il tempo dedicato all’informazione, 
alla comunicazione e 
alla relazione
 è tempo di cura”.


In questo contesto, quali sono i fiori indicati?


Cherry Plum: nel caso di ansia da ipercontrollo. 

Agrimony: quando l'ansia ci assale all'improvviso, spesso dovuta ad emozioni nascoste o       trattenute.

Elm:  per eccessivo stress

Rock Rose: nelle situazioni che provocano terrore o panico.

Mimulus: quando si deve affrontare un esame o un evento che implica un giudizio.

 Il cocktail floreale sarà diverso in base alla personalità del cliente e alla sintomatologia ma soprattutto deve essere preparato dopo un accurato colloquio da un Floriterapeuta qualificato.