COSA MI STA SUCCEDENDO?


La signora Gilda ha 77 anni e l’unico grosso problema di salute l’ha avuto alcuni anni fa quando è stata ricoverata per una peritonite. Un diverticolo del colon si era perforato causandole una peritonite “stercoracea”. Per lei ebbe inizio un lungo calvario. E’ stata sottoposta a ripetuti interventi chirurgici e per un certo periodo è stata  costretta a portare “il sacchetto” fino a quando con l’intervento definitivo tutto è tornato al suo posto. Ma l’addome mostra ancora, evidenti, i segni di quella sofferenza prolungata.
Dopo diversi anni si è concessa un piccolo “esperimento” alimentare e mentre era in vacanza ha mangiato una zuppa di cereali, pietanza che mai aveva provato in passato. Nelle ore successive sono iniziati i dolori addominali, via via sempre più forti, che l’hanno indotta a chiamare l’ambulanza.
La prima diagnosi, arrivata in ospedale, è stata per lei una sentenza: occlusione intestinale con indicazione all’intervento chirurgico.
Lo spettro della sofferenza patita pochi anni prima si riaffacciava. Era uno scenario che lei rifiutava con tutte le sue forze.
Grazie a Dio la prima diagnosi era sbagliata e dopo quattro giorni di digiuno e di flebo Gilda è stata dimessa. Nessun nuovo intervento. Solamente un enorme trauma emotivo.
Passano due settimane e la signora Gilda accusa un altro problema. Sul lato destro del torace e sul dorso è comparsa un’estesa eruzione cutanea con dolore della parte interessata. In questo caso la diagnosi è stata certa ed immediata: Herpes Zoster, Fuoco di Sant’Antonio.
Cosa mi sta succedendo?
L'interpretazione del medico di famiglia è stata estremamente convincente per la signora Gilda. Non è possibile considerare i diversi eventi non collegati tra loro. Il Fuoco di S.Antonio, l’Herpes Zoster, si è manifestato solamente in risposta al grosso stress patito pochi giorni prima.
Nella pratica di ogni giorno, quindi, non possiamo considerare il patologico in eventi circoscritti ed isolati tra loro (le diverse malattie) ma in accordo con una visione più globale dobbiamo considerare l’insieme dei processi che le hanno determinate. La medicina ufficiale però ha poche armi. Oltre al trattamento farmacologico delle diverse malattie può indicare l’uso di integratori vitaminici, può eventualmente suggerire una terapia ansiolitica o un blando trattamento anti depressivo, non può arrestare il processo ma solamente mascherarlo.
Diversamente un trattamento con i Fiori di Bach può colmare questa lacuna.
A scopo del tutto esemplificativo, senza andare ad analizzare in questa sede problematiche più profonde della signora, le situazioni sulle quali possiamo agire sono:
Il trauma dei ripetuti interventi chirurgici subiti (STAR OF BETHLEHEM), il loro ricordo ancora ben presente (HONEYSUCKLE) e la debilitazione per queste sofferenze prolungate (OLIVE)
L'irritazione per una diagnosi sbagliata (HOLLY) successiva ad un pensiero negativo prodotto dalla prima diagnosi (GENTIAN)


Uno stato di debolezza generale (CENTAURY) che si è manifestato con la riaccensione di una patologia virale (CHESTNUT BUD) ed un senso di repulsione verso le cicatrici del suo addome e l’eruzione cutanea dell’Herpes (CRAB APPLE).

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