Quante volte ci capita di sentire parlare di Medicina Naturale e quante volte ci capita di sentirne parlare in maniera impropria. Spesso sentiamo definire omeopatico quello che omeopatico non è ed a volte viene definito naturale ciò che naturale non è.
Scopo di questo post è chiarire, anche a me stesso, cosa si intenda per medicina naturale e cosa distingua tra loro le diverse forme di medicina naturale.
Scopo di questo post è chiarire, anche a me stesso, cosa si intenda per medicina naturale e cosa distingua tra loro le diverse forme di medicina naturale.
Una premessa è d'obbligo: non dobbiamo considerare la medicina naturale solamente come un’alternativa alla medicina ufficiale in quanto, per certi aspetti, la possiamo considerare una sua integrazione. Non possiamo non tener conto, a riguardo, del fatto che la medicina ufficiale alle sue origini era … naturale.
Altra considerazione da sottolineare, prima di trattare l'argomento, è che la medicina naturale non è una solamente, in quanto si compone di una serie di pratiche spesso estremamente differenti tra loro.
Eccoci quindi arrivare ad una definizione, la medicina naturale è quella che segue i dettami della natura, che si affida al potere terapeutico della natura (Natura Vis Medicatrix), che utilizza sostanze terapeutiche di origine “naturale”. Queste tre affermazioni non devono essere intese come la ripetizione dello stesso concetto.
Partiamo dall’ultimo assunto, quello che definisce un “primo livello” nella classificazione delle medicine naturali. Quando ci riferiamo a medicine che utilizzano sostanze o tecniche terapeutiche che la natura stessa offre, che siano provenienti dal mondo animale, vegetale o minerale, ed utilizzate così come sono senza alcuna manipolazione chimica che le alteri.
Possiamo includere in questa categoria la Fitoterapia, ovvero la medicina che sfrutta il potere terapeutico degli estratti vegetali.
Non possiamo, peraltro, non considerare naturali anche tecniche terapeutiche come lo storico utilizzo delle sanguisughe per i “salassi”, o, per citare pratiche più attuali, le “cure termali” nel loro insieme.
E' questo il senso per cui, come affermavo nella premessa, la medicina ufficiale nasce come medicina naturale. Nel corso dei secoli, però, sempre maggiore diffusione hanno avuto sostanze di sintesi chimica o provvedimenti terapeutici di origine tecnologica che l’hanno allontanata da questa sua origine.
Il discorso diventa più complesso quando andiamo ad affrontare il concetto di potere terapeutico della natura ovvero di Vis Medicatrix Naturae. Quando entriamo in questo ambito andiamo a definire un “secondo livello” nel panorama delle medicine naturali. Volendo analizzare il concetto di Natura Vis Medicatrix in maniera superficiale ci possiamo riferire alla possibilità di ottenere guarigioni spontanee. Questa è un’esperienza comune. A tutti è capitato di avere un problema fisico in un momento in cui non si poteva disporre di alcun presidio sanitario e di osservare come con il tempo o con un qualsiasi “palliativo” (una tisana, un massaggio, il riposo) il momento di indisposizione si risolvesse da solo. Più complesso si fa il discorso quando andiamo a fare un'analisi più approfondita del concetto. Facciamo allora riferimento ad una forza, un’energia che è dentro di noi, che è nostro patrimonio, e che è in grado di renderci la guarigione.
E’, in altre parole, il concetto di Energia Vitale, un concetto che la medicina ufficiale non considera affatto ma che, con una visione più aperta, incontriamo quotidianamente. In quest’ottica, le medicine naturali sono quelle che lavorano con l’energia e non con la chimica.
Il concetto di forza vitale e di energia, però, fa pensare ad un altro sistema terapeutico ancora più antico dell’omeopatia. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC), di cui l’Agopuntura rappresenta solamente l’applicazione terapeutica più conosciuta, pone al centro dell’attenzione l’Energia vitale (CHI) che si diffonde nel corpo attraverso dei canali, i meridiani della MTC.
A ta proposito è strano vedere come, nel mondo della medicina ufficiale, l'attendibilità dell'Agopuntura venga in qualche modo riconosciuta mentre molto spesso si irridono il valore ed il fondamento scientifico della medicina omeopatica.
Ma dopo un primo ed un secondo livello nella classificazione delle medicine naturali, dobbiamo prendere in considerazione anche un “terzo livello”, quello che fa riferimento a concetti più “elevati”, quelli delle leggi della natura. Per entrare in questo ambito la domanda che dobbiamo farci è: “perchè ci si ammala?”. Per chi pratica la medicina naturale la risposta non è semplicemente perché siamo venuti a contatto con un agente infettivo o perché abbiamo accumulato sostanze che hanno intossicato il nostro corpo.
Le medicine naturali che possiamo considerare di “terzo livello” sono quelle che considerano l’essere umano nel suo insieme più completo, le cosiddette medicine “olistiche”. Sono quelle che considerano l’essere umano non solamente nel suo piano corporeo ma anche nella sua essenza spirituale, nell’anima e nel suo contatto con Dio o con il Tutto. In questo ambito la malattia può essere vista come l'espressione di una disarmonia tra la nostra entità fisica e quella spirituale, si verifica quando il nostro Ego perde il contatto con il nostro sé superiore e lo prevarica.
Qualcuno a questo punto comincerà a dubitare delle mie asserzioni ma in realtà, nella esperienza di tutti i giorni, pratiche orientate su questa linea non sono lontane dalle nostre consuetudini.
Pensiamo solamente a quante volte in Chiesa si rivolge, nelle nostre preghiere, un pensiero, un’attenzione, alle persone ammalate. Quante volte abbiamo sentito dire a qualche persona di fede, rivolgendosi ad un conoscente malato: “pregherò per te”. E’ nella natura dell’uomo pensare che il processo di guarigione possa realizzarsi per intercessione divina. Ciò non richiede per forza un miracolo, può essere sufficiente un impulso di origine spirituale. Ovviamente tutto ciò non si verifica solo nel mondo della religione cattolica in quanto da sempre l'uomo ha cercato divinità a cui affidarsi per la guarigione del corpo. Le pratiche stesse di guarigione in molte civiltà sono state affidate a sacerdoti o a sciamani, personalità in contatto con tali divinità.
Sempre più diffusione hanno pratiche che, in chiave moderna, vengono riferite ad una cultura "New Age" ma che in realtà sono sempre esistite. Tante persone si rivolgono a guaritori o pranoterapeuti, una grossa diffusione iniziano ad avere tecniche orientali come il Reiki o occidentali come il Thetahealing in cui la guarigione viene esercitata sfruttando il potere della forza divina.
Senza arrivare a tali pratiche enorme sta diventando il volume di persone che praticano la Meditazione per entrare in contatto con un piano più spirituale. La meditazione stessa, come già scritto in un altro post, viene riconosciuta come strumento utile nella riduzione del rischio cardiovascolare, anche in importanti riviste scientifiche legate al mondo della medicina ufficiale.
Senza arrivare a tali pratiche enorme sta diventando il volume di persone che praticano la Meditazione per entrare in contatto con un piano più spirituale. La meditazione stessa, come già scritto in un altro post, viene riconosciuta come strumento utile nella riduzione del rischio cardiovascolare, anche in importanti riviste scientifiche legate al mondo della medicina ufficiale.
Esisteranno sempre gli scettici, quelli che non sono affatto convinti dell'esistenza di una nostra componente spirituale o che non credono affatto in una comunicazione tra la nostra essenza spirituale con il corpo fisico. Vale la pena comunque citare come sia diffuso il racconto di un "viaggio fuori dal corpo" vissuto da persone che hanno avuto un'esperienza di pre-morte, o che, in altre parole, sono state in coma per un periodo e che ricordano di avere vissuto quei momenti in un piano che non era fisico ma che sicuramente era contemporaneo a quello stato di "incoscienza" apparente.
Vale anche la pena citare le esperienze di medici come Brian Weiss, psichiatra di Miami, il quale, praticando sedute di ipnosi ai suoi pazienti, è venuto casualmente a contatto con i loro viaggi in vite precedenti e come, attraverso questa affascinante pratica, sia riuscito a risolvere problematiche di salute che potevano essere riferite a traumi vissuti proprio in quelle vite visualizzate nel corso delle sedute di ipnosi regressiva. Rimando comunque alla lettura dei numerosi libri del dott. Weiss quanti tra voi vorranno approfondire questo affascinante argomento.
Brian Weiss |
Ma, come dicevo prima, esisteranno sempre gli scettici...
E i Fiori di Bach dove li collochiamo?
Quello che rende affascinante la materia della medicina naturale è che, in realtà, la schematizzazione che ho voluto creare in questo post, corrisponde ad un livello esperienziale sempre più evoluto.
Ci sono un insieme di pratiche mediche "complesse", mi riferisco alla Medicina Omeopatica, alla Medicina Tradizionale Cinese, alla Medicina Ayurvedica e tutte quelle forme di Medicina Naturale Tradizionale diffuse da millenni in tutto il mondo legate a quello che possiamo genericamente definire come "sciamanesimo", che in realtà non possono essere inquadrate in un solo livello ma che li abbracciano tutt'e tre.
La Floriterapia di Bach ne è un classico esempio in quanto se vogliamo considerare i Fiori solamente come essenze di origine vegetale, li possiamo inquadrare nel primo livello della medicina naturale. E' estremamente diffusa, però, la pratica di "testarne" con la chinesiologia il potere terapeutico, esaltandone un potere energetico che li può quindi collocare tra le medicine naturali di secondo livello. Quando poi approfondiamo lo studio degli scritti di Edward Bach e dei suoi seguaci, non possiamo non fare riferimento all'enorme valore "spirituale" che il suo stesso scopritore ha dato alle essenze collocandole di fatto nell'ambito delle medicine naturali di terzo livello.
Ovviamente la trattazione di un argomento così vasto in un post nello stile del nostro blog richiede estrema concisione. Per questo motivo molte forme di medicina naturale non vengono nemmeno citate e, di quelle che ho citato, ho fornito note tutt'altro che approfondite. Lo scopo del post comunque non è quello di dare un trattato esauriente del panorama ma di fornire pochi spunti per approcciarsi ad un mondo il cui scopo non è solamente fornire una generica "cura" ma trasmettere una più profonda sensazione di benessere.
Quello che rende affascinante la materia della medicina naturale è che, in realtà, la schematizzazione che ho voluto creare in questo post, corrisponde ad un livello esperienziale sempre più evoluto.
Ci sono un insieme di pratiche mediche "complesse", mi riferisco alla Medicina Omeopatica, alla Medicina Tradizionale Cinese, alla Medicina Ayurvedica e tutte quelle forme di Medicina Naturale Tradizionale diffuse da millenni in tutto il mondo legate a quello che possiamo genericamente definire come "sciamanesimo", che in realtà non possono essere inquadrate in un solo livello ma che li abbracciano tutt'e tre.
La Floriterapia di Bach ne è un classico esempio in quanto se vogliamo considerare i Fiori solamente come essenze di origine vegetale, li possiamo inquadrare nel primo livello della medicina naturale. E' estremamente diffusa, però, la pratica di "testarne" con la chinesiologia il potere terapeutico, esaltandone un potere energetico che li può quindi collocare tra le medicine naturali di secondo livello. Quando poi approfondiamo lo studio degli scritti di Edward Bach e dei suoi seguaci, non possiamo non fare riferimento all'enorme valore "spirituale" che il suo stesso scopritore ha dato alle essenze collocandole di fatto nell'ambito delle medicine naturali di terzo livello.
Ovviamente la trattazione di un argomento così vasto in un post nello stile del nostro blog richiede estrema concisione. Per questo motivo molte forme di medicina naturale non vengono nemmeno citate e, di quelle che ho citato, ho fornito note tutt'altro che approfondite. Lo scopo del post comunque non è quello di dare un trattato esauriente del panorama ma di fornire pochi spunti per approcciarsi ad un mondo il cui scopo non è solamente fornire una generica "cura" ma trasmettere una più profonda sensazione di benessere.
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