PLACEBO, NOCEBO E COMUNICAZIONE IN 4 PASSI
Scriveva Samuel Hahnemann, il fondatore dell’Omeopatia nel suo Organon al primo paragrafo dell’opera: scopo principale ed unico del medico è di rendere sani i malati ossia, come si dice di guarirli.
Il concetto è a mio avviso condivisibile qualsiasi indirizzo vogliamo noi dare alla nostra attività terapeutica.
I medici devono guarire i malati, che ci riescano con un’ azione farmacologica o che l’ottengano grazie all’effetto placebo il risultato comunque soddisfa le intenzioni. Al contempo è importante agire su tutte le variabili che possano determinare un allontanamento del paziente dalla terapia. Tra esse ruolo preminente ha l’effetto nocebo.
Non è mia intenzione, in questo post, promuovere un sistema rivolto ad ottenere solamente guarigioni spontanee. La mia idea è quella di sottolineare come il risultato delle nostre proposte terapeutiche, di qualunque tipo, sia molto influenzato dal nostro modo di porci nei confronti del paziente. Il successo di una cura è legato anche alla nostra capacità di comunicazione.
PAURA? COME AIUTARE IL TUO ANIMALE
Il mio smisurato amore verso gli animali mi ha incitata, per anni , a seguire Veterinari,
Comportamentisti, Educatori, ho appreso da loro quanto più potevo. Ciò mi ha permesso, insieme alla Floriterapia e all'esperienza diretta con gli animali, di aiutarli nei momenti di bisogno.
Avete mai visto un animale spaventato? A me trasmette tanta tenerezza, l'istinto è sempre quello di proteggerli, coccolarli. Ma siamo sicuri che così li aiutiamo? Sicuramente non è questo il solo modo per aiutarli ma neppure lo è quello di chi sostiene che bisogna ignorarli.
Vi piacerebbe essere ignorati in un momento critico?
Spesso leggo che una carezza, una coccola, può rinforzare la paura. Questo concetto può andar bene quando parliamo di comportamento! Ma la paura è un'emozione e come tale non può essere rinforzata.
MEDITAZIONE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Riportiamo oggi con estremo piacere una notizia proveniente dagli Stati Uniti d'America.
Un' equipe di ricercatori guidata da Glenn N. Levine per conto dell'American Heart Association (una delle principali società scientifiche operanti in campo cardiologico a livello internazionale) ha rivisitato tutti gli studi scientifici disponibili su varie forme di meditazione e di attività mente-corpo.
Questa revisione è stata la prima in assoluto proposta da una società scientifica di tale livello.
Sono state considerate tutte le forme di meditazione seduta, non solo la Meditazione Trascendentale, ma anche le altre forme come la Samatha, la Vipassana, Zen, Raja-yoga, le tecniche Mindfullness e così via, tra le attività mente corpo il Tai Chi o lo Yoga.
Premesso che gli studi condotti sull'argomento sono ancora pochi e spesso di qualità discutibile (in base ai criteri dell' American Heart Association), le conclusioni a cui giungono gli autori lasciano riflettere.
GLI ANIMALI E I FIORI DI BACH
I Fiori di Bach sono sempre più riconosciuti nell'approccio terapeutico dell'animale, nel mondo della veterinaria e dell'addestramento dei cani. Frequentemente constatiamo quanto gli animali rispondano in modo più rapido con le essenze floreali rispetto agli umani. Questo perché, come accade nei bambini, anche negli animali non è necessario abbattere sovrastrutture e pregiudizi. Per tale motivo è scorretto sostenere che i Fiori di Bach abbiano un effetto placebo.
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