Il mio smisurato amore verso gli animali mi ha incitata, per anni , a seguire Veterinari,
Comportamentisti, Educatori, ho appreso da loro quanto più potevo. Ciò mi ha permesso, insieme alla Floriterapia e all'esperienza diretta con gli animali, di aiutarli nei momenti di bisogno.
Avete mai visto un animale spaventato? A me trasmette tanta tenerezza, l'istinto è sempre quello di proteggerli, coccolarli. Ma siamo sicuri che così li aiutiamo? Sicuramente non è questo il solo modo per aiutarli ma neppure lo è quello di chi sostiene che bisogna ignorarli.
Vi piacerebbe essere ignorati in un momento critico?
Spesso leggo che una carezza, una coccola, può rinforzare la paura. Questo concetto può andar bene quando parliamo di comportamento! Ma la paura è un'emozione e come tale non può essere rinforzata.
Sperimentato che anche gli animali provano emozioni, cos'è la paura?
Charles Darwin è stato il primo scienziato ad individuare negli animali le emozioni e tra le emozioni primarie troviamo la paura, una risposta emotiva presente sia negli umani che negli animali sin dalla nascita. E' una intensa emozione derivata dalla percezione del pericolo che può essere reale, (fondamentale per la nostra sopravvivenza) o supposto (creato da fantasie o da esperienze passate).
Alexander Lowen, nel suo libro "il piacere", sostiene che la paura appartiene al gruppo delle emozioni di emergenza; attiva il sistema simpatico-surrenale in modo da fornire un eccesso di energie necessarie a fuggire o a lottare a seconda che prevalga la paura o la collera.
"Se l'emozione che prevale è la collera l'animale attacca la fonte del dolore, drizza il pelo, protrae la testa in avanti, si prepara all'assalto, l'impulso è quello di mordere per esprimere la sua collera, il flusso di eccitazione percorre la schiena verso l'alto fino a raggiungere la testa. Quando invece prevale la paura, l'animale si ritira e fugge dal pericolo, la coda è in mezzo alle zampe che sono tese e pronte per la fuga. Nel caso, invece, sia impossibilitato a scappare, l'energia si blocca."
Quando la paura è per cause supposte e si manifesta per ogni cosa è opportuno intervenire prima che si trasformi in fobia o peggio in altre sindromi.
Quali sono le paure più frequenti?
- Rumori vari
- Simili
- Acqua
- Veterinario
- Alcune persone
- Automobile
I miei cani hanno paura dei rumori forti come il temporale o peggio i botti di capodanno. Avete osservato le loro reazioni?
Di fronte alla paura dei rumori come fuochi d'artificio o temporali o rumori simili, gli animali reagiscono cercando riparo dai padroni, non vogliono uscire fuori di casa o peggio, scappano senza una meta, in preda al panico. Si mostrano nervosi, sono tachicardici, hanno il respiro affannato, tremano, hanno le pupille dilatate, a volte non riescono a trattenere l'urina. Vivono un vero e proprio shock e come tale, molto probabilmente, ripeteranno queste reazioni ogni volta che si troveranno esposti a stimoli simili.
Cosa fare?
I Fiori di Bach che suggerisco potrebbero essere:
Nel caso in cui si possano prevedere avvenimenti che possano ricordare tale trauma (come i botti di Capodanno) suggerisco di iniziare il trattamento almeno 4 giorni prima e mantenerlo per 2-3 giorni dopo il termine dell'evento che ha causato lo stress.
Ho fatto un esempio di come può essere un preparato Floreale, ma per essere davvero efficace deve considerare:
- Il carattere dell'animale
- I tratti di personalità
- La causa che ha scatenato la paura.
- Il contesto in cui vive l'animale (casa, giardino, strada, canile o rifugio).
A volte è opportuno far assumere un cocktail molto simile anche al padrone, perché è importante la sua reazione di fronte alla paura del suo animale, come interviene, cosa prova in quel momento. Pensate a una persona ansiosa o apprensiva, trasmetterà la sua ansia invece che la opportuna tranquillità.
- I tratti di personalità
- La causa che ha scatenato la paura.
- Il contesto in cui vive l'animale (casa, giardino, strada, canile o rifugio).
A volte è opportuno far assumere un cocktail molto simile anche al padrone, perché è importante la sua reazione di fronte alla paura del suo animale, come interviene, cosa prova in quel momento. Pensate a una persona ansiosa o apprensiva, trasmetterà la sua ansia invece che la opportuna tranquillità.
Per tali motivi è facilmente deducibile che i preparati floreali non possono essere uguali per ogni animale tantomeno preconfezionati.
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