TRATTIAMO LA CRISI DI GOVERNO CON I FIORI DI BACH?


Nel mese marzo in Italia si sono svolte le elezioni politiche che hanno sancito un verdetto inequivocabile: non esiste una maggioranza precostituita che possa inviare il suo rappresentante dal Presidente della Repubblica per ricevere l’incarico a formare un nuovo Governo per il Paese. Questo voleva dire che schieramenti che in campagna elettorale si erano opposti con veemenza enfatizzando con estremo vigore tutti i punti di divergenza, dovevano adesso cercare un accordo, smussare gli angoli, per stilare un programma condiviso attenuando le diversità e far sì che il Paese potesse avere comunque il nuovo Governo.
Sembrava che questa impresa fosse riuscita a Movimento 5 Stelle e Lega, due formazioni che partivano da posizioni molto lontane ma che, magari su istanze che gli antagonisti definiscono “populiste”, sono riuscite a trovare un certo accordo.
In effetti settimane di lavoro hanno portato a trovare dapprima un Primo Ministro su cui poter fare affidamento e quindi una “squadra” di ministri da presentare al Presidente della Repubblica.

E’ a questo punto che è successo l’irreparabile: Savona no!  ha tuonato il Presidente della Repubblica e, per colpa di un nome non gradito alla più alta carica dello stato, per via di equilibri internazionali da difendere, tutto è andato a monte.







Questa vicenda coinvolge diversi personaggi che, da un nostro punto di vista, è interessante analizzare in un’ottica “floreale”. Per essere attendibili in un’analisi di questo tipo dovremmo probabilmente dare dei giudizi politici che però solamente il tempo, “la Storia”,  ci potrebbe permettere di formulare in maniera imparziale. 
Non è tra gli intendimenti di questo blog svolgere un’analisi politica ma, partendo dagli spunti che fatti d’attualità offrono, vogliamo attribuire ai diversi personaggi in gioco, in maniera forse un tantino arbitraria, i Fiori di Bach che maggiormente li caratterizzano.

Partiamo dai due leaders politici, Salvini e Di Maio i quali dopo tutti gli insulti e le accuse reciproche rivolti in campagna elettorale, si sono seduti, uno di fronte all’altro per una trattativa logorante.
HOLLY è il fiore di Bach che entra sempre in gioco in caso di liti, rivalità, discussioni, arrabbiature. Per superare questa fase è stato necessario un grosso impegno (ELM) e la valorizzazione di alcune caratteristiche comuni per cui possiamo vedere un fiore come 

Vervain
VERVAIN: il fiore di chi manifesta idee per cambiare le cose, per rivoltare il mondo e cerca in questa attività di fare proselitismo, di convincere sempre più persone a seguirlo in questa “missione”. Calza a pennello, a tal proposito, la definizione di Governo del Cambiamento da loro attribuita all' Esecutivo in embrione.

Altro attore di questa vicenda è l’Avvocato Conte, un professore di diritto cui la stampa avversa ha addirittura contestato il curriculum, soprattutto per quanto riguarda il suo periodo di formazione all’estero. Chi lo difende in realtà afferma come non può essere negato il suo ruolo accademico e come molte frequentazioni presso istituzione straniere fanno parte di esperienze che abitualmente vengono inserite nei curricula ma che spesso sono così poco “istituzionali” che non se ne può trovare altra traccia se non in attestati custoditi gelosamente da chi ne ha preso parte. A tal proposito anche chi scrive ha nel suo curriculum un’esperienza all’estero (a Houston) di cui probabilmente nella città texana non hanno più alcuna traccia.





A parte questa digressione, e soddisfazione del mio Ego, l’idea che parte dell’opinione pubblica  si è fatta di tale personaggio è quella di un “manichino” nelle mani di due volponi della politica come il duo Salvini-Di Maio. 
Il fiore di Bach che più direttamente è associabile al ruolo del fantoccio è CENTAURY. Da parte mia però io penso che per salire al Colle e ricevere l’incarico per la formazione di un nuovo Governo si debba avere un Ego delle dimensioni che un Centaury sicuramente non ha. Per questo motivo io ritengo che con Conte ci troviamo di fronte ad un altro VERVAIN o altro. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo per analizzare a fondo la sua personalità.

L’attore più difficile da definire in questa vicenda è il Presidente della Repubblica, anche per il ruolo istituzionale che riveste. Quello che nel suo discorso di bocciatura all'idea di governo  che gli era stata proposta traspare,  è un grosso senso di responsabilità e soprattutto il rigore, il rispetto di regole e di principi, che forse nessuno ha scritto o che non tutti condividono, ma che per lui sono basilari. Il rigore ed il rispetto quasi ossessivo delle regole, a costo di mandare all’aria un meccanismo già in fase di avviamento, richiama un fiore di Bach ben preciso: ROCK WATER. La figura del Presidente vista come ROCK WATER fa da contraltare ai due o tre VERVAIN citati prima che dei principi e delle regole se ne infischiano (non mi riferisco in maniera specifica al trio Salvini-Di Maio-Conte ma ai tipi Vervain in generale). ROCK WATER, al contrario vive di regole, che osserva in maniera ossessiva, regole di vita, nell'alimentazione, nell'attività fisica, negli ideali religiosi e politici. Un rigore che arriva alla rigidità nei movimenti e nell'espressione.

Questo è quanto possiamo ipotizzare se ci atteniamo ad un'analisi "buonista" dei fatti recenti. Altre considerazioni possiamo fare se vogliamo tener conto delle prime interpretazioni critiche che vengono rivolte all'operato degli attori.
Vine
La figura più discussa è quella del Presidente il cui atteggiamento apparentemente votato all'etica ed al rigore potrebbe nascondere  una grossa mancanza di rispetto nei confronti di quello che il popolo ha espresso con il voto nel mese di marzo. C'è chi parla di "alto tradimento" per cui chiede l'Impeachment del Presidente stesso. Se ci trovassimo di fronte ad un tale soggetto più che al suo rigore morale dovremmo far riferimento al suo spirito autoritario ed allo scarso rispetto del volere della maggioranza. Si configurerebbe pertanto una personalità VINE, individuo con tratti dittatoriali, forte attitudine al comando e scarso rispetto per l'opinione ed il lavoro altrui. 
Per altri aspetti la sua dedizione e la fedeltà ai diktat dei mercati internazionali configurerebbero anche in questo caso una personalità dipendente, un CENTAURY , che però personalmente, come già accennato a riguardo dell'Avvocato Conte, vedo poco in soggetti che abbiano raggiunto un tale ruolo nella vita politica. 
Ma non tutto può essere escluso a priori. 
Altra interpretazione "malevola"  rivolta questa volta al duo Salvini - Di Maio, li vedrebbe come consapevoli attori di una mission impossible che potesse proporli, al popolo italiano, come due vittime di un sistema che ha voluto escluderli non rispettando il loro lavoro e le loro idee. Tutto ciò allo scopo di ottenere una ipotetica larga affermazione in una eventuale imminente nuova consultazione elettorale. Dando peraltro loro modo di fuggire così ad un eventuale giudizio negativo nei confronti di un Esecutivo da loro organizzato, per proseguire in una interminabile campagna elettorale che rappresenta probabilmente per loro la  comfort zone, il territorio nel quale i due riescono a dare il meglio di sé. Machiavellico! Se questa interpretazione fosse rispondente alla realtà, a maggior ragione dovremmo prendere in considerazione VERVAIN nella sua accezione di Personalità Antisociale indicata da Theodore Millon  e proposta per questo fiore di Bach da Ricardo Orozco. Ma nel caso sarebbe anche da sottolineare la scarsa disposizione ad assumersi responsabilità ed al cambiamento di ruolo che richiederebbero WALNUT (per stimolare il cambiamento), CHESTNUT BUD (per la crescita, la maturità) e MIMULUS per indurli ad abbandonare la loro comfort zone.


Questo post, per certi aspetti fuori luogo, considerata l'importanza dell'argomento affrontato con tanta leggerezza, fa parte di una serie in cui vogliamo mettere in risalto che i Fiori di Bach possono essere riferiti a tutte le situazioni della vita reale e non devono essere confinati esclusivamente in un ambito di disagio definito e ristretto. 
Coglieremo pertanto l'ispirazione da fatti di attualità, di sport, di costume e così via, per interpretarli alla luce degli strumenti messi a nostra disposizione dal Sistema Floreale del dott. Edward Bach.

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