SIAM TUTTI FIGLI DI ... CHICORY!




Era un pomeriggio come tanti altri nel poliambulatorio. 
Al loro turno i tre entrarono nella mia stanza. La madre, un’ottantenne con una faccia serena, come quella di tante sue cotanee, serena soprattutto se paragonata alle espressioni evidentemente preoccupate dei due figli. 
Dei due la femmina non solo con l’espressione ma anche con il suo racconto riferiva di una madre in uno stato seriamente compromesso e che probabilmente non aveva più alcun organo funzionante a sufficienza. Il maschio, da parte sua, era impietrito e rassegnato di fronte a tal concentrato di patologie.In risposta  al mio tentativo di “raccogliere” l’anamnesi il ruolo di protagonista se lo contendevano i due figli che cercavano di illustrarmi con dovizia di particolari tutte le sofferenze della mamma così come tutte le sue intolleranze farmacologiche.
In realtà la situazione non era così grave come i figli la dipingevano e, di fronte ad una candida ammissione, da parte della diretta interessata, di sentirsi meglio da qualche settimana, il figlio l’apostrofava con un “ma come?” mentre la figlia continuava a segnalarmi l’eccessivo pallore del volto della madre e la sua evidente difficoltà a respirare.
Più passava il tempo più l’anziana donna ostentava una sensazione di rilassamento e beatitudine che, all’occhio dei figli, era del tutto incompatibile con la gravità del suo quadro clinico.
Il colpo di grazia, per i due scudieri, è stato inferto da me quando ho espresso il mio giudizio finale: “signora complimenti, l’ho trovata molto bene!”


Come possiamo spiegare questa scena molto comune?
Con riferimento ai Fiori di Bach il nostro pensiero si rivolge immediatamente a Chicory.

TRATTIAMO LA CRISI DI GOVERNO CON I FIORI DI BACH?


Nel mese marzo in Italia si sono svolte le elezioni politiche che hanno sancito un verdetto inequivocabile: non esiste una maggioranza precostituita che possa inviare il suo rappresentante dal Presidente della Repubblica per ricevere l’incarico a formare un nuovo Governo per il Paese. Questo voleva dire che schieramenti che in campagna elettorale si erano opposti con veemenza enfatizzando con estremo vigore tutti i punti di divergenza, dovevano adesso cercare un accordo, smussare gli angoli, per stilare un programma condiviso attenuando le diversità e far sì che il Paese potesse avere comunque il nuovo Governo.
Sembrava che questa impresa fosse riuscita a Movimento 5 Stelle e Lega, due formazioni che partivano da posizioni molto lontane ma che, magari su istanze che gli antagonisti definiscono “populiste”, sono riuscite a trovare un certo accordo.
In effetti settimane di lavoro hanno portato a trovare dapprima un Primo Ministro su cui poter fare affidamento e quindi una “squadra” di ministri da presentare al Presidente della Repubblica.

E’ a questo punto che è successo l’irreparabile: Savona no!  ha tuonato il Presidente della Repubblica e, per colpa di un nome non gradito alla più alta carica dello stato, per via di equilibri internazionali da difendere, tutto è andato a monte.





I LAVORATORI DI BACH


L'immagine che campeggia in cima al post è quella che negli ultimi giorni sta invadendo i social ed i giornali di tutto il mondo.  Si tratta della fotografia di Dolores, una contadina spagnola di cui è stata enfatizzata la somiglianza fisica con il presidente americano Donald Trump.
L'idea che l'immagine trasmette è quella di una donna che viva del proprio lavoro, di un lavoro che è fatto di fatica e sudore.
Quando pensiamo ai Fiori di Bach da associare a questo tipo di attività la nostra mente corre immediatamente ad un solo Fiore: OAK.

MA COME AGISCONO I FIORI DI BACH?









Un recente articolo del Dott. Ricardo Orozco, che, oltre ad essere il mio maestro, può essere considerato uno dei più autorevoli studiosi ed innovatori della Floriterapia a livello internazionale, analizza le possibili modalità in cui si manifesta l'azione dei Fiori di Bach.
La particolarità degli articoli di Orozco è che i suoi contenuti, essendo frutto di un'esperienza diretta, sono ampiamente condivisibili.
Nel suo articolo l'autore indica fondamentalmente due meccanismi differenti ma non alternativi. Addirittura ammette che ne possano essere individuati ancora degli altri. 
Schematicamente, comunque, indica due possibili modalità d'azione.

La prima, "dal di fuori al di dentro" coinvolge la mente in un processo di consapevolezza di un cambiamento, un'evoluzione. Come se in una sorta di trasposizione (o "metaposizione" come la definisce lui) ci osservassimo dall'esterno,  così come ci osserverebbe un estraneo.
Il secondo processo, "dal di dentro al di fuori", esclude la mente cosciente ed è più presente a livello istintivo ("animale" come lo definisce Orozco). E' il processo che si verifica negli animali trattati con le essenze che modificano i loro comportamenti inconsapevolmente ma verso atteggiamenti più sani ed equilibrati. Lo stesso processo, però, si può verificare anche nelle persone trattate che possono modificare i loro atteggiamenti, le loro reazioni, per lo meno inizialmente in maniera non cosciente. Senza passare pertanto per la mente ma per un livello di coscienza più elevato. Ciò si può verificare anche quando il cliente assume i Fiori inconsapevolmente in quanto sono somministrati al di fuori di un procedimento terapeutico definito o in maniera occulta, pratica che Orozco non condivide.

TRA MEDICINA SPECIALISTICA E FLORITERAPIA

Scleranthus



Honeysuckle
La medicina ai giorni nostri non è più la medicina dei nostri padri. E’ una medicina che ricerca ambiti di competenza sempre più ristretti e particolari dove l’unità dell’essere umano, del malato, è persa ed il quadro morboso è incasellato in una interminabile  rassegna di patologie. La pratica medica corrente è sempre più orientata a definire una patologia, a costo di inventarla,  perché così facendo risulta consequenziale percorrere uno specifico protocollo diagnostico e terapeutico.
 Qualcuno rimpiange i medici che potevano curare tutto. Il rammarico è per una medicina che ha perso la visione d’insieme a vantaggio dell’  infinita proliferazione di ambiti specialistici.
Vervain
Fa da contraltare, alla deriva della medicina ufficiale nell’oceano della multispecialità, il continuo sbocciare di discipline “olistiche” sempre nuove che nel paziente non considerano solamente l’unità corpo-mente ma che ne comprendono addirittura anche la componente spirituale in accordo con i dettami di una filosofia “New Age”.
Il panorama “salutistico” pertanto si è arricchito di “santoni” e “ciarlatani” che spesso svolgono “un esercizio abusivo della professione medica” sfruttando la “dabbenaggine” di pazienti facilmente manipolabili.
Willow
Queste ultime affermazioni sono espressioni frequenti nel panorama sanitario moderno troppo spesso rivolto a denigrare tutto ciò che esula dagli indirizzi imposti dalla “medicina egemone”. Non va sottovalutato, a tal proposito, lo scarso rispetto nelle capacità degli utenti di scegliere un terapeuta in base al principio, mai sufficientemente caldeggiato negli ambienti istituzionali, della “libertà di cura”.
La polemica, alla fine dei conti, penalizza l’ambiente medico che o tende ad abbracciare percorsi “alternativi”, mantenendo pochi e superficiali contatti con la pratica medica ufficiale, oppure rimane rigidamente ancorato al sentiero imposto dalla pratica corrente, con scarsa apertura verso strategie diagnostiche e terapeutiche non convenzionali. Dall’altra parte della “barricata”, o meglio, della scrivania, il paziente continua a riferire in maniera assai più complessa uno stato di sofferenza che non  può essere definito malattia ma malessere, non un’entità estranea che se ne è impossessata ma uno stato esistenziale alterato.