L'ANIMALE, IL VECCHIO E IL BAMBINO

di: Clara Bonomo

Il vecchio e il bambino, personaggi presenti nei cartoni (vedi Heidi, Pinocchio), nelle canzoni (vedi Guccini), nei film (Le vieil homme et l'enfant, L'estate di Kikujiro),rappresentano due generazioni opposte legate tra loro, come lo sono il passato e il futuro. Le analogie tra vecchio e bambino sono numerose, più di quanto possiamo immaginare.
La loro fragilità, il bisogno di protezione, ma soprattutto il bisogno di attaccamento. I bambini come gli anziani sono dipendenti, i primi dai genitori, fratelli, o da altri adulti, i secondi dai figli, nipoti, assistenti.





Qual è' l'importanza di un animale domestico per l'anziano?





L'anziano spesso

- perde la ragione di vita e questo può accadere per vari motivi, come la perdita del coniuge, l'allontanamento dei propri figli, la perdita dei contatti lavorativi, il peggioramento dello stato di salute, ma anche il solo vivere in città dove è sempre più difficile muoversi e i rapporti con l'esterno è pressappoco inesistente.
L'impegno di accudire un animale è vissuto come modo per sovvertire quel vuoto, paragonandolo a quando si occupavano dei figli o dei nipoti, e l'incombenza di accudire un animale viene sostituita dall'effetto motivante dato dall'impegno e dalla responsabilità nella gestione e nella cura dell'animale, fornendo uno stimolo in più per reagire e a non lasciarsi andare.

- Il senso di solitudine viene smorzato dalla costante presenza dell'animale, dal suo amore incondizionato, non giudicante. Le loro richieste di attenzioni, come l'abbaiare, lo scodinzolare, l'invito a giocare, interrompono ruminazioni, spezzando la catena dei pensieri negativi. Sono, inoltre, ottimi stimolatori di sorrisi, tanto che sono di grande utilità in caso di depressione.



 Forse perché è ormai dimostrato che fanno bene alla salute e riducono le cure mediche del 20%?

Non a caso viene introdotto nelle case di cura come mascotte. Immaginate un anziano nella RSA come può sentirsi,

- il senso di disagio 
- l'isolamento
- l'assenza di interazione con gli altri ospiti.

Giocare con un animale li distende e li aiuta ad avere un argomento di conversazione con gli altri ospiti. E' dimostrato che il contatto fisico con l'animale favorisce una sensazione di morbidezza. 




Il semplice accarezzare o spazzolare l'animale rilascia l'ossitocina, ormone definito "coccola dell'amore", che favorisce il rilassamento del tono muscolare in situazioni di atrofia e rigidità causate da patologie (es. morbo di Parkinson). Dimostrato anche dal Centro Studi Senior Italia che ha stimato, nei malati cronici, che il possesso di un animale domestico insieme a una corretta alimentazione potrebbe portare circa 4mld di euro di risparmio per il SSN proprio perché esiste un vero e proprio legame tra chi possiede un animale e l'aumento della sopravvivenza per i soggetti con problemi cardiaci, ipertensione, ipercolesterolemia, prolemi circolatori.


Come scegliere l'animale più adatto per un anziano


La scelta dell'animale è un punto fondamentale e per questo deve essere fatta insieme ai famigliari valutando:


- Il livello di autonomia e stato di salute della persona, (evitate di presentarvi con la sorpresa di un cucciolo, sia perché è possibile che l'anziano muoia prima del cucciolo, sia per le numerose cure e attenzioni che il cucciolo richiede ).



- L'indole dell'anziano e i suoi gusti, trovando un giusto compromesso tra i desideri dell'anziano e le sue condizioni psicofisiche (il cane ha bisogno di uscire spesso, se fa una vita più casalinga meglio optare per un gatto o per degli uccellini che sono spesso molto graditi proprio perché non richiedono sforzi eccessivi e sono ugualmente piacevoli e di compagnia)



- L'aspetto economico (il cane di razza richiede sicuramente costi di mantenimento superiori a un meticcio e ancor più a un uccellino)


Se optate per un cane fatevi aiutare da un esperto considerando:

- La taglia (medio-piccola, per evitare cadute o strattoni che il cane può dare al guinzaglio durante una passeggiata)


- Il carattere (mite, simpatico ma non troppo vivace, amante delle coccole, abituato a stare insieme alle persone e agli animali, che non sia pauroso, che non abbia la tendenza a scappare, che non abbai troppo)



- L'età (l'ideale è un cane che abbia 3 anni, perché si capisce meglio il suo carattere e ha già appreso le regole basi dell'educazione).



- La razza ( consiglio di adottare un esemplare adulto presente nei rifugi o nei canili, oltre a fare una buona azione sono anche gli animali che ci regalano più amore ed emozioni). 


Tra le razze più adatte ci sono:
- il Barboncino nano sia per la taglia che per il carattere docile, simpatico, educato, amorevole e molto intelligente. Gli piace uscire e passeggiare, giocare senza troppa esuberanza. Non perde pelo ma ha bisogno di essere spazzolato e di una toilettatura ogni mese circa.







- il Boston Terrier, simpatico , affettuoso, estroverso ha bisogno di poco esercizio.





- il Bulldog inglese, Leale, tenero, autentico pigrone, tranquillo.





- il Bichon- frisé, allegro, vivace. tende ad affezionarsi molto al padrone, come per il       barboncino ha bisogno di toelettatura.





                                 Tra i gatti invece viene consigliato:

- il Persiano perché tranquillo e amorevole ma il suo pelo ha bisogno di molta cura.

- il Ragdoll molto accomodante e tranquillo. Ama stare nel grembo della persona che lo accudisce.







- Tra i Siamesi meglio il Tonkinese per il suo carattere affettuoso e rilassato.





Anche in questo caso, consiglio di adottare un gatto adulto rivolgendosi ai vari rifugi .


Anche gli uccelli hanno bisogno di attenzioni e vanno sempre scelti già completamente svezzati affidandosi ad un allevamento di fiducia.






Un Dono per il bambino




 
La decisione di accogliere un animale che faccia parte del nucleo famigliare non è cosa da poco, è una decisione che deve essere presa dall'adulto con estrema serietà e consapevolezza. Soprattutto, non deve essere presa  solo per accontentare i capricci del bambino o perché il cucciolo fa tenerezza, ricordiamoci che il cucciolo ha bisogno di attenzioni e di molta energia! Ricordiamoci che il cucciolo cresce, ahimè anche lui invecchia! 

Una volta considerati i doveri e le responsabilità nell'accogliere un animale dobbiamo considerare gli enormi benefici che produce nell'educazione di un bambino. 


Secondo l'entomologo E.O.Wilson, esiste una sorta di suggestione innata ed istintiva, che, fin dai primi anni di vita, calamita l'attenzione del bambino su ogni tipo di forma vivente che si trovi in natura e l'animale assume, per il fanciullo, il ruolo di "vivente ipersignificante" , tanto che il bambino si rispecchia nell'animale e immagina di provare i suoi stessi sentimenti.

E' un fatto riconosciuto che un sano rapporto tra animale e bambino può portare solo benefici. Innumerevoli studi dimostrano come la Pet therapy affianca la terapia tradizionale per la cura di varie patologie psico- fisiche. Ha notevoli successi in bambini con difficoltà di linguaggio, apprendimento, disturbi del comportamento, disturbi cognitivi. 
Allo stesso modo l'Ippoterapia è in grado di trasmettere forti stimoli motori, emozionali e psichici nei bambini affetti da autismo o con deficit motori.

  Un articolo di Focus "cani in corsia"  riporta il progetto creato nel 2002 nell'ospedale di Firenze, al Meyer, dove "lavorano" diversi cani che insieme ai loro accompagnatori contribuiscono a rallegrare le giornate dei piccoli pazienti accompagnandoli quotidianamente nel loro percorso terapeutico. 




Pensate alla paura del bambino ricoverato, ambiente sconosciuto, persone sconosciute. Immaginate cosa possa significare per loro essere visitati da un adulto con un camice, o essere avvicinato da un estraneo con una siringa in mano. Grazie all'interazione instaurata con l'animale il piccolo affronterà l'ansia e la paura, insieme al suo amico che riuscirà a distogliere il suo pensiero scodinzolando, rotolando, portandogli una pallina per invitarlo a giocare, o semplicemente facendosi accarezzare.Studi dimostrano che il contatto stretto con un animale domestico stimola la produzione dell'ossitocina, cosa che riduce lo stress, l'ansia, la tensione muscolare. In alcune scuole dove è stato introdotto un animale è stata riscontrata  la diminuzione di atti di bullismo, migliori risultati nella lettura e nella comunicazione. 



Quando possiamo adottare un cucciolo?


La convivenza con l'animale può iniziare da neonato, senza incorrere in alcun pericolo se l'animale è curato, vaccinato e pulito e se vigilato da genitori in grado di osservare i comportamenti del proprio animale e di intervenire nel caso ce ne fosse bisogno. 
 E se avete timore di malattie, allergie trasmesse dall'animale oltre ai vari studi scientifici che dimostrano l'opposto, vi riporto ciò che sostiene una recente ricerca del Department of Public Health Sciences: questa sostiene che vivere con un cane o un gatto, rinforza il sistema immunitario dei più piccoli sia nei confronti dei soliti virus e batteri sia per quanto riguarda le più comuni forme di allergia. Dunque, non solo tanto amore e coccole, ma anche difese di ferro e più anticorpi.

Educhiamo il bambino ad interagire con il suo amico peloso, insegniamo loro il Rispetto . Come l'animale anche il bambino deve essere educato al rispetto, non solo per evitare i morsi, ma perché l'animale non è un giocattolo, pensa e prova emozioni perché è un essere vivente che per di più ha fiducia in noi. Ha bisogno di protezione, di amore, di attenzioni, ma evitiamo di urlargli nelle orecchie, di tirare la coda, di infilare le dita nel naso o nelle orecchie, di dargli manate in testa, di saltargli addosso.
Basta giustificare i bambini con la tipica frase "E' solo un bambino" per motivare la sua scarsa educazione. Oppure di affermare la solita retorica "il mio cane è buono con i bambini, si fa fare tutto poverino!". Perché, è vero, quel povero animale ha un grado di tollerabilità, di pazienza e di amore incondizionato che noi non avremo mai, sicuramente per  novantanove volte su cento non ha mai reagito! ma la centesima volta, anche lui, anche il più buono tra i buoni può reagire! A volte non lo fa neppure con l'intento di far male ma sono dotati di denti e mascelle che vi assicuro possono ferire e far davvero male.

 Ricordatevi che se l'animale fa male al proprio bambino é novantanove, virgola, nove, su cento responsabilità dell'adulto. 

Insegnare ai bambini ad Amare li renderà uomini o donne migliori.
















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